Brexit: assicurazioni e aspetti normativi
Il Regno Unito rappresenta il piĂą grande centro di assicurazione specialista e di riassicurazione del mondo
Hub globale per rischi commerciali e specializzati con un mercato da piĂą di 86 miliardi di dollari di premi lordi.
Ma a pochi giorni dalla Brexit si paventano giĂ timori e ripercussioni.
Alcune di questi oltretutto preannunciati e temuti dai principali player del settore quali i Lloyd’s, International Underwriting Association (IUA), British Insurance Brokers Association.
L’aspetto normativo desta maggiore preoccupazione
L’adesione all’UE ha permesso alle compagnie britanniche, per il loro status europeo, di sottoscrivere polizze in un altro stato membro senza la necessità di avere una succursale in quel territorio (vedi l’accesso Lloyd’s ai singoli mercati), per l’omogeneizzazione normativa alle regolamentazioni imposte dall’UE, fra cui Solvency II.
Ma cosa accadrĂ adesso con la Brexit?
Mentre il mercato londinese ha subito gravi perdite le società elvetiche di media capitalizzazione hanno sovraperformato perché divenute il nuovo porto sicuro.
Dopo il risultato del voto sulla Brexit, si è registrata una vera e propria “ondata di panico” così come definita dal presidente del Codacons Carlo Rienzi.
Ad alimentare l’allarmismo hanno contribuito anche alcune bufale nel web riguardo le condizioni dell’assicurazione viaggi e, in particolare, la copertura sanitaria in Inghilterra.
Il Codacons ha ritenuto necessario precisare che la copertura sanitaria continuerĂ per il momento ad essere garantita dalla Tessera Europea di Assicurazione Malattia.
In futuro per chi viaggerà nel Regno Unito, così come avviene per gli USA, sarà richiesta un’assicurazione viaggio con copertura sanitaria.
